Miss Sloane - Giochi di potere


Anno: 2016
Genere: Thriller, Drammatico
Regia: John Madden
Scritto da: Jonathan Perera
Attori principali: Jessica ChastainMark StrongJohn LithgowAlison PillSam Waterston



JEssica CHASTAIN si impossessa dello schermo in questo teso legal-thriller, in CUI SI affrontano temi POLITICI e SOCIALI attuali, come l'accesso alle armi negli STATI UNITI e la guerra delle lobby nella spartizione del potere.

L'interpretazione di Jessica Chastain vale da sola la visione di questo film, che ruota vorticosamente intorno al personaggio di Miss Sloane, una spietata manager che si destreggia come una murena nelle acque torbide degli affari tra lobby americane, sempre in bilico tra un'apparente assenza di morale e la fragilità emotiva di una vita solitaria e arida, a cui il successo non riesce a regalare colore o sapore.

La Chastain riesce a tratteggiare una figura complessa, dotata di una personalità quasi ingombrante nella sua invulnerabilità e caparbietà; una specie di caterpillar che rimuove a muso duro dalla sua strada verso la vittoria tutti gli ostacoli, usando ogni arma a disposizione; lo scontro aperto come l'inganno, lo sfruttamento come il complotto.
Eppure sotto questa corazza impenetrabile si intravede uno spiraglio di umanità che sopravvive e che tenta dolorosamente di scardinare lo scafandro dietro cui questa donna invincibile si trincera, nei suoi desolati e furiosi incontri sessuali a pagamento, nelle pastiglie eccitanti che assume per lavorare ininterrottamente senza dormire mai.

Eppure anche in questi brevi scorci non si è mai sicuri che la sua non sia una trama intessuta consapevolmente per trarci in inganno.

"Fin da piccola sono sempre stata abituata a mentire, lo faccio da una vita ed è la cosa che mi riesce meglio"

Questa affermazione, insieme al suggestivo monologo iniziale/finale svelano il senso ultimo del film e invitano a una seria riflessione su alcuni aspetti della nostra società, su cui non ci si sofferma veramente, fintanto che non ne veniamo toccati direttamente.
Tutta la trama si poggia sulla lotta tra due lobby per aggiudicarsi i voti dei senatori americani in favore o meno della regolamentazione sul possesso di armi, tema per altro sempre vivo e scottante in USA.
Da questa analisi sociale controversa, si scende via via verso un livello sempre più personale, in cui nel proprio lavoro si possono difendere anche principi etici distorti in nome della carriera, dei soldi e del successo e per farlo si mente, si trama, si infrange la legge ma soprattutto si annulla la propria persona e si sacrificano gli affetti e le relazioni.

Oltre all'ottima interpretazione della Chastain (candidatura al Golden Globe) e dei comprimari, il film si rivela anche un ottimo thriller, costruito con bravura e maestria esclusivamente su dialoghi serrati e dettagli disseminati lungo la trama che non si fa mancare nemmeno il classico colpo di scena finale.
Sicuramente è un film da recuperare se lo sì è perso al cinema, a causa della poca risonanza che ha generato, ma anche per il coraggio della connotazione tutta al femminile, per un ruolo di questa caratura che generalmente è di esclusivo appannaggio maschile.

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